Francesca dog trainer

Educatrice cinofila in provincia di Varese

L’Approccio e il Metodo

L’approccio che seguo è quello COGNITIVO-ZOOANTROPOLOGICO, che è la sintesi di due concetti:

  1. la cognizione è l’atto del conoscere, cioè una facoltà mentale. L’approccio cognitivo considera il comportamento animale come l’espressione del suo stato mentale, cioè come il risultato di un ragionamento. Ammettere che il cane abbia una mente ed una propria intelligenza vuol dire ammettere che abbia la facoltà di riflettere, fare esperienze, ricordare e proiettarsi nel futuro; insomma che sia in grado di immagazzinare informazioni, elaborarle utilizzando le proprie capacità ed emettere una risposta adeguata.
  2. la zooantropologia è la disciplina che studia le relazioni tra l’uomo e le altre specie animali e i contributi che l’uomo può ricevere da parte della diversità animale. Primo passo per un approccio zooantropologico è il riconoscere l’alterità dell’animale, cioè vedere il cane con la sua identità e con un bagaglio di emozioni, abilità e conoscenze che lo rendono il nostro referente nella relazione uomo-cane. Smettere di considerare l’animale come strumento da lavoro (zootecnia) o come surrogato di rapporti sociali insufficienti e considerarlo partner di una relazione paritaria, comporta la presa di coscienza che il cane possa offrire all’uomo quel contributo di cui ha bisogno per costruire le proprie qualità.

Il percorso educativo, quindi, mira a favorire la crescita della relazione tra cane e proprietario, anche nell’insegnamento di comandi di base e nello svolgimento di attività ludico-sportive.

 

Il metodo a cui faccio riferimento è il METODO GENTILE, ovvero basato sul rinforzo positivo: premiare azioni desiderate cosi che vengano confermate, ignorare azioni indesiderate perché vadano scomparendo.

 

Considerando l’approccio e il metodo che adotto nell’educazione del cane, è evidente che lavoro sempre SENZA COERCIZIONE, per questo chi volesse rivolgersi a me per intraprendere un percorso con il suo amico a quattro zampe non dovrà utilizzare nessuno strumento coercitivo sul cane (collari a strangolo, con le punte o elettrici, ecc) né avere atteggiamenti di coercizione sull’animale.